Mia Suocera è campionessa mondiale di “critica gratuita e non richiesta”, è il suo sport preferito, l’unico che pratica.

Per eccellere si allena giornalmente con me, all’inizio ci rimanevo male, poi ho imparato a fregarmene.

Domenica scorsa siamo stati al matrimonio di un cugino di mio marito.
L’organizzazione prevedeva che fossi seduta accanto a lei al tavolo parenti dello sposo.
Il pranzo è durato 4 interminabili ore in cui mia Suocera non ha fatto altro che lamentarsi e criticare ogni cosa.
Seppur felice di non essere stata io, per una volta, la sua vittima, ho trovato il suo comportamento a dir poco di cattivo gusto.
A suo dire il centrotavola era troppo grande e la sedia scomoda, il riso scotto e il vino scadente, la torta pacchiana e l’abito della sposa non adatto alla sua età.

Non ho avuto molte occasioni di vedere mia Suocera con i parenti, si frequentano poco e adesso capisco perché, conoscendola evitano qualunque occasione, ma in questo caso non potevano invitare noi e non lei.
Tornando a casa ho pensato che se tratta così i suoi parenti, io che sono “solo” la moglie di suo figlio, quindi secondo lei “nessuno”, sono fortunata!!!
Non mi resta che sperare che in futuro abbandoni questo “sport” e si dedichi al pilates o al tennis o ai giochi da tavolo.

Sperare non costa nulla…

La Pulce