Il DOC ha modificato e limitato il mio modo di cucinare.
Il piano cottura a gas è off limits, praticamente ad uso esclusivo di mio marito, di lui mi fido, ovviamente controllo e ricontrollo che i fornelli siano spenti, ma solo un “ragionevole” numero di volte, non all’infinito come quando ad utilizzarli sono io.
Unica eccezione un paio di volte alla settimana mentre aspetto che rientri dal lavoro accendo la pentola con l’acqua, lo faccio trattenendo il respiro e prestando attenzione a non toccare il fornello accanto, quando lui rientra butta la pasta e a fine cottura spegne.
Spegnere il fornello è troppo difficile, mentre lo scrivo mi scappa quasi da ridere, ma è un riso amaro, sono adulta e autosufficiente eppure se sono a casa da sola non uso il gas per evitare di stare male.
Vi spiego: la testa si impalla e crea una serie di pensieri spaventosi, la chiamo la “spirale infernale del DOC”, inizia tutto con un semplice: “controlla bene se hai spento” seguito da: “sei sicura? Hai controllato bene? Se resta acceso fai saltare per aria il condominio” e così via senza sosta mentre davanti al piano cottura, a una distanza di sicurezza, guardo ossessivamente che sia davvero tutto spento.
Non riesco a convincermi, come dico sempre, l’occhio vede ma l’informazione non arriva al cervello.
Niente gas, che problema c’è posso sempre diventare una adepta della cucina crudista!!!
Invece no, per fortuna ci sono tantissime alternative, col tempo ho imparato ad usare tutte le funzioni del forno combinato e del microonde.
A volte penso che farei prima a passare al piano ad induzione, ma mio marito è contrario, dice che la cucina è praticamente nuova e che devo solo stare tranquilla.
Fosse facile …
Purtroppo anche le persone più care e vicine a noi non comprendono la sofferenza la frustrazione la rabbia e il senso di impotenza che si prova quando di soffre di DOC.
La Pulce ossessivo compulsiva.
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