Il complicato rapporto suocera-nuora è scandito da varie fasi, se vi siete perse gli altri capitoli cercate nei post precedenti, altrimenti buona lettura.

Premessa doverosa: le suocere non sono tutte uguali, io racconto esperienze personali o riportate.

Competizione: se aprite il dizionario alla voce “competizione” troverete la foto di mia Suocera.

Ogni cosa è un pretesto per dimostrare che è piu’ brava di me, cucina rammenda pulisce e stira meglio, ha piu’ gusto, è piu’ organizzata e … la lista potrebbe continuare all’infinito.

La “competizione” prevede che ci sia una disputa tra almeno due sfidanti, quello che mia Suocera non capisce è che in questa gara competono Lei e il suo Ego smisurato, io non mi sono mai messa e mai mi metterò in competizione con Lei.

Siamo persone diverse e io sono ben conscia dei miei limiti, tra l’altro lei dà importanza a cose che a me non interessano e vorrebbe per il suo Principe una Cenerentola dolce e premurosa.

Per fortuna mio marito la pensa come me, ci siamo sempre divisi i compiti in maniera equa, anche perché non ho mai nascosto la mia avversione per la cucina e le faccende di casa e non ho mai promesso che dopo il matrimonio sarei cambiata.

Io faccio la spesa, mi occupo delle commissioni e del bucato, lui stira e cucina.

Ognuno eccelle nei suoi ambiti e viviamo felici e contenti come nella favole.

Domenica scorsa eravamo a pranzo dai miei Suoceri, la madre di mio marito mentre gli porgeva un piatto di pasta gli ha detto: “Tesoro, hai la camicia sgualcita, si vede che non stira piu’ la mamma”, poi mi ha guardata con aria di disapprovazione.

La mia risposta non si è fatta attendere un secondo: “considerato che l’ha stirata da solo direi che ha fatto un ottimo lavoro, ma se ha qualche consiglio da dargli, la prego non esiti, sarei ben felice se imparasse a stirare meglio anche le mie camicie!!!”

La Pulce