Natale, il periodo dell’anno più bello: l’albero, le palline, le luci, le candele, le decorazioni per la casa …
Si certo per voi, ma per me che soffro di DOC il Natale è un incubo.
Con gli anni ho rinunciato quasi a tutto, ogni ammennicolo natalizio rappresenta un pericolo che non riesco a gestire.
Palline di vetro: potrebbero cadere e rompersi, il vetro taglia, le schegge finiscono ovunque, potrei ferirmi un piede camminando scalza, meglio quelle di plastica, è vero che sono più bruttine ma non sono pericolose.
Luci: sono bellissime, coloratissime, di ogni forma e dimensione, le decorazioni per eccellenza, la discriminante nell’assegnazione del primo premio al concorso per alberi di Natale, ma scatenano le mie peggiori ossessioni, possono far scoppiare un incendio, non sono sicura di averle spente, non posso gestirle, devo rinunciare.
Ghirlande e frange: carine ma hanno il vizio di perdere quegli odiosi fili che cadono e poi vanno a finire nell’aspirapolvere e possono incepparla, inoltre potrebbero essere mangiate dal coniglio nano che va a zonzo per casa; in realtà non ho un coniglio nano, ma se lo avessi non vorrei tornare a casa e trovarlo morto con un pezzo di frangia incastrato in gola, quindi niente ghirlande.
Candele: quelle di Natale sono così belle, hanno solo un difetto, bruciano …
Potrei comprarle e tenerle come soprammobili decorativi, senza accenderle mai, ma so già che prima di uscire di casa finirei per controllarle e diventerebbero un’altra ossessione.
Da anni ho bandito le candele da casa, sono stata costretta, l’ultima volta che ne ho avuta una, non “sopportando” di lasciarla a casa da sola, la mettevo nella borsa la mattina prima di uscire e la portavo con me tutto il giorno.
Nessuna candela si è mai divertita tanto, partecipava ai meeting di lavoro, prendeva decisioni sul budget, approvava bilanci, faceva la spesa, si provava scarpe e vestiti.
Un giorno ha iniziato a lamentarsi perché tornava a casa stanchissima, a qual punto abbiamo deciso insieme che era meglio mandarla a vivere con i miei genitori.
Custodisco ancora nel mio cuore i ricordi di quella settimana insieme…
La Pulce ossessivo compulsiva
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