Amiche e Amici, vi sfido a trovare una persona piu’ ipocondriaca di mia madre.
Ogni mattina si sveglia e inventa un nuovo malessere.
Nemmeno il tempo di fare colazione e accende il tablet, digita i sintomi su Google e si auto diagnostica malattie sconosciute persino al Dr. House, poi si preoccupa si agita e si convince di essere seriamente in pericolo.
Non capisco perché se faccio la stessa cosa, le prime tre pagine di ricerca mostrano spiegazioni e cause del tutto innocue, ma se cerca lei trova pronostici nefasti.
Succede sempre, quindi o abbiamo due Google diversi, oppure lei salta direttamente a pagina 4!
Ieri si è svegliata con fastidio al naso e si è convinta di avere una micro-ciste in una delle due narici.
Panico e paura.
Alle 12 durante la nostra solita videochiamata mi ha esposto il problema chiedendo un parere.
Premetto che domanda per essere tranquillizzata ma in realtà non si fida, è convinta che minimizzi e menta, mentre io, con tre pagine di siti a mio favore, mi sento in grado di formulare una diagnosi certa anche senza l’aiuto di Foreman, Tredici e Chase!
Le ho detto che il naso non mi sembrava gonfio, ha risposta che il problema era interno e non esterno; quindi ha preso il telefono e ha puntato la videocamera dentro alle narici per farmi avere una “visuale privilegiata”.
State ridendo?
Alle 12.50 ha telefonato a un centro medico per prendere un appuntamento con un otorino, la segretaria le ha detto che c’era ancora un medico disponibile pronto a visitarla subito, se fosse riuscita ad arrivare in ambulatorio entro 10 minuti.
Si è teletrasportata, si è fatta infilare un tubo nel naso e dopo 15 minuti si è sentita dire che aveva i turbinati leggermente infiammati.
Nulla di grave, problema facilmente risolvibile.
Anche per oggi siamo salvi, non resta che aspettare e vedere con cosa si sveglierà domani…
La Pulce
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