Amiche, anche voi sognate di licenziarvi due volte al giorno tutti i giorni?
Io quando ci penso faccio sempre lo stesso discorso tra me e me: “quando arriverà il momento aprirò il libro, mi toglierò tutti i sassolini dalle scarpe, anzi i macigni, vomiterò tutto quello che non ho potuto dire in questi anni, poi prenderò la porta e me ne andrò”.
Nella mia testa immagino la scena, vedo la faccia del manager e di alcuni colleghi, una su tutte miss simpatia la stxxxza, mentre mi sfogo e con tono perentorio dico tutto quello che ho sempre trattenuto.
Che soddisfazione …
È come stare al cinema, mi viene voglia di popcorn.
Quando ci licenziamo, spesso siamo stanche ed esasperate dalle dinamiche e dalle persone con cui siamo costrette a convivere otto ore al giorno; ovviamente mi riferisco a chi come me svolge mansioni di ufficio.
Sono poche le persone che desiderano cambiare lavoro, quando si sentono felici e soddisfatte dove sono.
C’è chi ha voglia di crescere, di nuove sfide, di rimettersi in gioco dopo anni nello stesso posto e chi stanco decide di cambiare ambiente.
Quando parlo con i miei genitori del mio film mentale, mi dicono sempre che anche loro pensavano la stessa cosa, finché non è arrivato il fantomatico giorno e hanno avuto la loro massima rivincita e soddisfazione nel dire solo: “mi licenzio”.
Sostengono che sono bastate quelle due paroline per scatenare una sensazione di gioia ed euforia mai provata prima.
Sarà vero?
Amiche vi è capitato? Come vi siete comportate?
Cosa si prova?
La Pulce
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