Avete presente quando vostro marito arriva a casa con una nuova televisione 50 pollici Led Ultra HD 4K e vi dice: “Amore, guarda cosa ti ho comprato, ti piace? Cosi’ puoi vedere le tue serie tv preferite, sei contenta?”, ma voi sapete benissimo che il regalo è per lui che voleva uno schermo gigante super moderno per giocare con la Playstation?

Ecco noi mogli facciamo peggio: “Tesoro, ho acquistato il robot da cucina, lo so è un po’ costoso, lo pagheremo a rate, ma pensa che deliziosi piatti ti potrò cucinare adesso che ho a disposizione il meglio della tecnologia!”

Queste sono scene di ordinaria amministrazione a casa di tutti, ma vogliamo parlare di quando la stessa cosa succede dallo psicologo?

La scorsa settimana entrando nello suo studio ho trovato una sorpresa, un pianoforte, subito ho creduto di aver sbagliato porta e di essere finita dal vicino, invece no.

Tutto contento me lo ha mostrato e mi ha chiesto: “ti piace? E’ uno strumento di gioia”, io ho annuito e intanto ho pensato: “cosa ci fa qua un pianoforte?”

Ha uno scopo terapeutico? Sarà un tentativo di farmi migliorare con la musicoterapia?

No perché io non so suonare, zero, neanche Fra’ Martino.

Forse oltre al servizio psicologico c’e’ anche un breve intrattenimento musicale, una sorta si sigla di apertura prima che inizi a vomitargli addosso la mia settimana drammatica.

Ho anche ipotizzato che potesse trattarsi di un test tipo:

“cosa vedi? Cosa ti ispira? Quali emozioni e ricordi ti suscita la vista del pianoforte?”

L’alternanza dei tasti bianchi e neri potrebbe rappresentare la mia vita, giorni buoni e altri cattivi, magari c’e’ un significato nascosto, chissà …

La storia di questo pianoforte mi ha incuriosita, ma non ho avuto il coraggio di chiedere: “a cosa serve? Come mai ha deciso di metterlo qua?”

Un sospetto ce l’ho …

L’ha comprato perché gli piace suonare, magari lo userà tra un paziente e l’altro per passarsi il tempo, o forse è stato costretto a sistemarlo nello studio dopo che la moglie gli ha proibito di metterlo nel loro salotto!

La Pulce