Non amo cucinare, la verità è che non so cucinare, a differenza di mio marito che è bravissimo, uno chef mancato.
Gli dico sempre che dovrebbe partecipare alla celebre trasmissione televisiva “Masterchef”, lui sorride e risponde: “non ho tempo e poi non posso lasciarti a casa da sola, con quello che sai fare tu rischi di morire di fame!”
Ha ragione, allora perché non giocare tra le quattro mura domestiche?
A casa nostra Masterchef funziona così:
io sono il giudice e mio marito il concorrente, io faccio la spesa, preparo il cestino, gli illustro il contenuto della mistery box, faccio partire il cronometro e allo scadere del tempo urlo: “stop, stop, su le mani”.
Dalla mia postazione, in piedi dietro al tavolo, lo chiamo e assaggio il piatto.
È difficile che non vinca, non per mancanza di concorrenza, ma perché cucina benissimo, sempre, anche quando cerco di metterlo in difficoltà o gli lancio sfide improponibili.
Tutti i giorni, nella pausa pranzo, mi telefona e mi chiede sempre la stessa cosa: “cosa mangiamo stasera?”
Ieri gli ho risposto: “io le uova con l’avocado, tu non lo so, hai la passata di pomodoro che è rimasta dalla pizza e una mozzarella che sta per scadere”.
È iniziato uno scambio di battute:
“cosa dovrei farci?”
“non lo so, sei tu il genio, considerala una prova, un Invention Test, come si vede in televisione, hai cinque ingredienti a caso che non c’entrano nulla l’uno con l’altro e devi fare un piatto stellato”
“sì, ma loro hanno una dispensa con qualunque cosa, io ho quello che compri tu o che avanza!”
“Certo Amore, ma loro hanno Barbieri come giudice, tu hai me”
Sapete come è andata a finire?
Ha preparato un ottimo piatto di penne al pomodoro con mozzarella filante.
Amiche, giocate anche voi a Masterchef con i vostri mariti?
La Pulce
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