Il complicato rapporto suocera – nuora è scandito da varie fasi, se vi siete perse gli altri capitoli cercate nei post precedenti, altrimenti buona lettura.
Premessa doverosa: le suocere non sono tutte uguali, io racconto esperienze personali o riportate.
Ti telefono Suocera: ho scoperto che le suocere si dividono in due gruppi, quelle che non telefonano mai e quelle che lo fanno tre volte al giorno.
La mia non chiama mai, lo sforzo tocca sempre a me.
Lo faccio per educazione, è più grande di me e io sono rispettosa e gentile, no, non è vero, lo faccio perché ho sposato suo figlio, cosa che fa di me sua nuora e per il quieto vivere familiare devo!
Quando telefono tengo le dita incrociate sperando che risponda mio suocero, con lui parliamo del mio lavoro, mi chiede come stanno i miei, se ho fatto qualcosa di nuovo o divertente, insomma è una bella chiacchierata con una persona davvero piacevole; purtroppo veniamo sempre interrotti.
Capisco che mia suocera è nei paraggi perché diventa più sbrigativo e poi dice la frase che non vorrei mai sentire: “e’ arrivata mia moglie, te le passo così la saluti”, quando io vorrei solo dirgli: “mi saluti sua moglie”, ma non lo faccio, perché altrimenti quella si offende.
Ovviamente non avendo un gran rapporto non abbiamo molto da dirci e le conversazioni durano da 60 ai 120 secondi.
Le domando come si sente, così può lamentarsi di tutti i suoi presunti acciacchi, le dico che noi stiamo bene, così può rispondere: “bene”, che lavoro tanto, qua non replica, e poi chiudo con una banale battuta sul meteo e la saluto sempre nello stesso modo: “a presto, arrivederci”.
Ogni volta riattaccando penso “a più tardi possibile”, prima o poi mi sbaglio e lo dico!
All’inizio le mandavo qualche messaggio con foto, di me e mio marito o di qualche piatto che cucinato da noi, ma non rispondeva mai, così ho smesso.
Mi sembrava un modo carino per renderla partecipe della nostra vita, ma ho capito che preferisce i resoconti che le fa suo figlio quando va da lei a pranzo.
La Pulce
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