Nell’immaginario collettivo rappresenta la rivincita di un’innocente fanciulla sul destino malevolo che l’ha lasciata orfana e in balia di una malvagia matrigna e due perfide sorellastre.
Il messaggio della favola e’: “non perdere mai la speranza, non lasciarti abbattere dalle difficoltà, sogna ad occhi aperti e prima o poi il sogno realtà diverrà”.
Cenerentola è il simbolo del riscatto sociale e affettivo di chi ha subito umiliazioni e vessazioni dalla propria famiglia.
È una ragazza sola, così sola da improvvisare dialoghi con i Topini, a cui cuce vestiti e dà improbabili nomi, finche’ un giorno, incontra un principe che si innamora di lei, la sposa e la conduce nel suo castello, dove vivranno per sempre felici e contenti.
Il concetto è espresso benissimo in una divertente scena del film “Pretty Woman”:
Kit: “Tu fammi un solo esempio di una che conosciamo alla quale è andata bene”,
Vivian: “Vuoi un esempio? Vuoi che ti faccia un nome? Vuoi che ti dica un nome insomma, uno qualunque”,
Kit: “Sì, uno. Me ne basta uno”,
Vivian: “quella gran cxxo di Cenerentola!”
Ma se guardiamo la storia da un’angolazione diversa notiamo che:
Cenerentola è buona, generosa, altruista, ma anche tanto noiosa.
È bellissima, stupenda anche se vestita di stracci, il suo candore è iridescente, per starle vicino e non accecarsi servono gli occhiali da sole.
È perfetta, il che la rende un modello di riferimento obsoleto e superato.
Se la favola fosse ambientata nel 2021, Cenerentola sarebbe una giovane donna determinata, autonoma, capace di cambiare il suo destino con le sue sole forze, senza bisogno di accalappiarsi un marito ricco e farsi mantenere e soprattutto dotata di Folletto e Bimby!
Andrebbe alla ricerca dell’amore, certo, ma il suo Principe sarebbe chiunque la rispetti e la renda felice.
Anastasia e Genoveffa sarebbero due influencer, ce le vedo a sponsorizzare una tisana drenante o una crema rassodante.
La matrigna mi ricorda tanto qualcuno che conosco, ma chi? Ah sì, mia suocera, meglio non approfondire …
Una menzione anche per Lucifero, il gatto cattivello di casa, cosa dicono? Che gli animali assomigliano ai loro padroni? Giustissimo!
La Pulce
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