Quando entro in un negozio di abbigliamento per bambini, per fare un regalo alle figlie delle mie amiche, non vorrei più uscire.

Adoro ogni cosa, gli abiti colorati, i maglioni e le t-shirt con gli unicorni e tutti i capi di colore rosa.

Sogno a occhi aperti, poi mi ricordo che il regalo non è per me e che devo pensare a cosa potrebbe piacere alla bambina che lo riceverà.

Giulia ha sette anni e le idee chiare, come tante coetanee non sogna di essere una principessa e non vuole vestirsi di rosa da capo a piedi.

È una sportiva, adora il rosso e il blu, le felpe e i leggins, l’ho capito quando l’anno scorso le ho regalato una gonna di tulle e mi ringraziata dicendo: “non sono una ballerina!”.

Capito?

Adesso so cosa preferisce, ma c’e’ un problema: la taglia.

Le taglie si misurano in anni, quindi dovrebbe essere facile, ma non lo e’, almeno per me.

La scena è sempre la stessa:

come prima cosa cerco la misura giusta e inizio ad osservarla, mettiamo che si tratti di una maglia, la guardo, ma non sono convinta; chiedo alle commesse, ma non mi fido, sono lì per vendere, direbbero qualsiasi cosa, tanto poi sono io che devo tornare indietro a cambiare i capi!

Il problema è sempre lo stesso: le bambine di sette anni non sono tutte uguali, non sono mica fatte con lo stampino, no?

Quindi individuo una bambina, mi avvicino e chiedo ai genitori: “scusi, quanti anni ha sua figlia? Secondo lei questa maglia potrebbe andarle bene? Devo fare un regalo e non mi oriento bene con le taglie”.

Di solito le persone mi aiutano, quelle che non scappano pensando che voglia rapirgli la prole!

Nel dubbio compro abiti più grandi pensando: “prima o poi crescono, meglio grandi che piccoli”.

Le amiche sono molto carine e non dicono niente, ma secondo me, prima di riuscire a far indossare ai figli, i vestiti che regalo, devono aspettare uno o due anni!

La Pulce