Io e mio marito non abbiamo fratelli, nipoti o cuginetti, gli unici bambini con cui ci relazioniamo sono i figli dei nostri amici.

Di solito usciamo o andiamo da loro, qualche volta è capitato di invitarli a cena da noi.

Prima di riceverli mi premuro di non lasciare in giro oggetti taglienti o pericoli, perché confesso che avere dei bambini in casa mi crea molta ansia, ho sempre paura che possano farsi male.

Giustamente non stanno seduti a chiacchierare con noi adulti, si rompono e vanno in cerca di qualcosa con cui giocare.

Da me non c’e’ molto che possa piacere a un bambino, non ho giocattoli, solo peluche un po’ datati; l’unica distrazione che posso proporre è un foglio di carta con qualche pennarello per colorare.

Morale: loro non si divertono e francamente nemmeno io, che mi preoccupo eccessivamente per la loro incolumità e non mi godo la serata.

Fanno due disegni e si annoiano, allora i genitori giocano l’asso: la tecnologia.

I bambini prendono il tablet o il telefono si buttano sul divano e assumono le posizioni più strane, finché non si stancano e vogliono cambiare attività ricreativa.

La cosa che mi fa più sorridere è che a casa loro si addormentano alle 20 e fai quasi fatica a farli mangiare, quando vengono da me alle 23 stanno ancora saltando e urlando, per la gioia dei vicini!

Oltre al problema “giochi” c’e’ il dilemma “cibo”, cosa mangiano i bambini?

Io davvero non lo so, penso che adorino le patatine e le merendine, ma non posso dargliele come cena, ci arrivo anche io a capire che non va bene … beh non va bene per i genitori, secondo me i figli mi ringrazierebbero.

Comunque, quando chiedo alle mie amiche: “cosa posso fare per i bimbi, c’e’ qualcosa che mangiano volentieri?! Mi rispondono sempre: “non preoccuparti mangiano tutto e niente, fai quello che vuoi”. Bell’aiuto!

Dopo una paio di cene fallimentari, in cui ho rischiato di mandarli a letto senza cena, ho capito che il piatto che mette d’accordo grandi e piccoli è la pizza.

Da lì non ho più avuto problemi, anzi ho guadagnato punti e ho smesso di angosciarmi.

La Pulce