Natale, il periodo dell’anno più bello: l’albero, le palline, le luci, le candele, le decorazioni per la casa …
Si certo per voi, ma per me che soffro di DOC il Natale è un incubo.
Con gli anni ho rinunciato quasi a tutto, ogni ammennicolo natalizio rappresenta un pericolo che non riesco a gestire.
Vi faccio qualche esempio.
Candele: quelle di Natale sono così belle, hanno solo un difetto, bruciano …
Da anni ho bandito le candele da casa, sono stata costretta, l’ultima volta che ne ho avuta una, non “sopportando” di lasciarla a casa da sola, la mettevo nella borsa la mattina prima di uscire e la portavo con me tutto il giorno.
Nessuna candela si è mai divertita tanto, partecipava ai meeting di lavoro, prendeva decisioni sul budget, approvava bilanci, faceva la spesa, si provava scarpe e vestiti.
Un giorno ha iniziato a lamentarsi perché tornava a casa stanchissima, a qual punto abbiamo deciso insieme che era meglio mandarla a vivere con i miei genitori.
Custodisco ancora nel mio cuore i ricordi di quella settimana insieme…
Palline di vetro: potrebbero cadere e rompersi, il vetro taglia, le schegge finiscono ovunque, potrei ferirmi un piede camminando scalza, meglio quelle di plastica, è vero che sono più bruttine ma non sono pericolose.
Luci: sono bellissime, coloratissime, di ogni forma e dimensione, le decorazioni per eccellenza, la discriminante nell’assegnazione del primo premio al concorso per alberi di Natale, ma scatenano le mie peggiori ossessioni, non sono sicura di averle spente, non posso gestirle, devo rinunciare.
Ghirlande e frange: carine ma hanno il vizio di perdere quegli odiosi fili che cadono e poi vanno a finire nell’aspirapolvere e possono incepparla, inoltre potrebbero essere mangiate dal coniglio nano che va a zonzo per casa; in realtà non ho un coniglio nano, ma se lo avessi non vorrei tornare a casa e trovarlo con un pezzo di frangia incastrato in gola, quindi niente ghirlande.
Punta dell’albero: non soddisfa i miei standard di stabilità, potrebbe cadere e rompersi o infilzare il gatto che sta dormendo sotto; non ho neanche un gatto, ma per non correre rischi come punta uso una delle palline di plastica bruttine, con cui decoro l’albero.
Addobbi per le porte: nel mio condominio fanno a gara a chi espone quello più bello, io non posso partecipare perché il mio potrebbe staccarsi proprio mentre la signora delle pulizie sta dando lo straccio vicino alla mia porta, facendole del male.
Decorazioni per il balcone: mi scappa da ridere, il mio balcone durante tutto l’anno è più deserto del Sahara, non posso pensare che un vaso di fiori cada e ferisca qualcuno, figuriamoci se ci metto le lucine o altri addobbi penzolanti.
Potrei dirvi che non importa quanto sia bello e decorato l’albero, quello che importa e’ avere la famiglia vicino, volersi bene, passare il Natale insieme, la pace nel mondo, il Pil in crescita, il Rating AAA, lo spread sotto 200, ma sarebbe una bugia, a tutti piace avere un bell’albero con le luci colorate, le decorazioni più stravaganti, la punta lunga 30 cm, le ghirlande, le frange, e il balcone più luminoso.
Il mio albero ha le palline di plastica e basta, non posso prendermi le ferie dall’ 8 dicembre al 6 gennaio per stare a casa a fissarlo e non posso permettermi di assumere un guardiano dell’albero.
Mi consolo pensando ai regali che ci metto sotto, sperando che mio marito abbia capito dalle mie velate allusioni (gli ho fatto telefonare dalla ragazza della gioielleria) che voglio un anello di diamanti, veri eh, che di plastica ce n’è già abbastanza sull’albero.
Per finire vorrei rassicurare gli amici che soffrono di DOC, illustrando i gadget natalizi assolutamente adatti a noi:
lo zerbino con il pupazzo di neve, la tovaglia con Babbo Natale e il maglione con le renne!
Buon Natale a tutte!
La Pulce Ossessivo Compulsiva
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