“Assassinio sull’Orient Express” è uno dei miei libri preferiti, vi ricordate quando Poirot spiegando come è avvenuto il delitto, indica Pierre Michel ed esclama “non avrebbero potuto farlo senza di te”.
Ecco la Te in questione, sono io.
Pierre, essendo il capotreno ha accesso ad informazioni, divise e passe-partout, io con gli anni ho guadagnato la stima e il rispetto di tutti, persino la collega stxxxza si affida a me quando si tratta di pianificare, motivo per cui non mi sono stupita quando un gruppetto di colleghi più anziani mi ha chiesto di organizzare un confronto “interno”, in vista di un futuro scontro con la direzione…
Una riunione segreta!
Il motivo dell’incontro è parlare liberamente e scambiarci opinioni in merito all’andamento dell’azienda, alle ultime decisioni prese e al business plan 2021 presentato la scorsa settimana.
Unico requisito: l’assenza dell’amministratore delegato.
Non so se queste cose capitano anche nei vostri uffici, da noi è la terza volta in tanti anni, la seconda per me, ed è un onore essere stata scelta per coordinare l’evento.
Trovare un luogo adatto e un giorno che andasse bene a tutti non è stato facile, ma grazie alla mie straordinarie doti organizzative ci sono riuscita.
Mi sono sentita come un’agente della Cia in missione sotto copertura, tra accordi lungo i corridoi, occhiate clandestine, scambio di messaggi ed e-mail poi cancellate, sono riuscita a mettere in atto il piano segreto e la riunione ha avuto luogo.
Mancava solo la chat di gruppo su WhatsApp, quella ce la siamo risparmiati, ne abbiamo già così tante, tra scuola, amici e parenti, peccato però, avevo pronto un nome simpatico: la congiura!
Le somiglianze con il romanzo di Agatha Christie, non sono finite, infatti i colpevoli erano 12 esattamente come noi, tra colleghe e colleghi dei vari compartimenti.
Il capo può stare tranquillo, la sua incolumità non è a rischio, male che vada una mattina arriverà e non troverà nessuno di noi … sapete che giochiamo tutti insieme al Superenalotto!
Alla prossima puntata delle “cronache dell’ufficio”.
La Pulce
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