Il DOC mi fa vedere pericoli ovunque, anche dove non ci sono, catastrofici pensieri intrusivi si insinuano nella mia mente convincendomi che i pericoli siano reali e possibili.

Qualunque cosa è potenzialmente pericolosa, anche la più innocua.

Vi faccio un esempio:

sto facendo la spesa e noto che il vaso delle olive sul ripiano in alto è leggermente sporgente, tragedia!

Mi convinco che potrebbe cadere da un momento all’altro e ferire la prossima persona che si avventurerà nella corsia alla ricerca di sottaceti.

Faccio una veloce valutazione dei rischi, in questo sono bravissima, tanto che dovrebbe essere un lavoro retribuito, anzi, adesso che ci penso la prossima volta che vado al supermercato lascio il curriculum al direttore e mi candido come risk analysis!

Mi blocco davanti al potenziale pericolo, ovvero il vaso di olive, e se c’è abbastanza spazio lo sposto in modo che non sporga più, altrimenti valuto l’angolatura l’esposizione l’altezza e dopo attenta osservazione gli attribuisco un punteggio di pericolosità in base alla probabilità che possa realmente cadere.

Ovviamente non è previsto che cada di notte, quando il supermercato è chiuso …

Se il responso dell’accurata analisi è “non pericoloso”, cosa che accade quasi sempre, faccio un bel respiro e continuo a fare la spesa, altrimenti chiamo un addetto e faccio presente la situazione pregandolo di mettere in sicurezza il vaso.

Ogni volta penso la stessa cosa: “è ovvio che gli addetti all’approvvigionamento degli scaffali non soffrono di Doc, nessuno come me lascerebbe mai un vaso di vetro in bilico!!!”

Buona spesa amiche e amici.

La Pulce ossessivo compulsiva