Il complicato rapporto suocera-nuora è scandito da varie fasi, se vi siete perse gli altri capitoli cercate nei post precedenti, altrimenti buona lettura.

Premessa doverosa: le suocere non sono tutte uguali, io racconto esperienze personali o riportate.

Matrigna: quando l’amato figliolo si sposa, porta a casa una donna che la madre dovrebbe accogliere come una figlia, alcune suocere però, più che mamme, sembrano matrigne cattive.

Quella della mia amica Giada è uguale a quella di Cenerentola, le manca solo il gatto!

Tratta le figlie come principesse e lei come una domestica sempre a sua disposizione.

Ogni volta che ha bisogno le telefona, per fare la spesa pagare le bollette quando incasina il cellulare, deve fare il cambio dell’armadio, le grandi pulizie … l’elenco potrebbe continuare all’infinito.

Va bene, è giusto aiutare una persona anziana, se però le richieste sono divise tra i tre figli e non sempre e solo destinate alla nuora.

La mia amica e suo marito la maggior parte delle volte la aiutano ma ogni tanto quando Giada è stanca o ha altri impegni risponde: “non ci riesco, hai chiesto alle tue figlie?” e la suocera allora: “poverine, hanno tanto da fare, vorrà dire che mi arrangerò”; ecco il tono vittimistico che mancava e di cui avevamo bisogno (sto scherzando!!!).

A questo punto Giada che è davvero una persona buona, le dice: “va bene, appena posso vengo lì e ti aiuto”.

Due pesi e due misure e così lei si accolla la suocera per intero, come se suo marito fosse figlio unico.

Ma poi cosa avranno “tanto da fare” le figlie da non poter essere disturbate?

La Pulce per #lasuoceradellapulce