Dici Natale dici Famiglia.
Le feste sono un momento di ricongiungimento, durante il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale ci ritroviamo e festeggiamo con i nostri cari intorno alla tavola imbandita, tutti insieme, grandi e piccini.
Cosa c’e’ di più bello?
Per par condicio, essendoci due pasti, si va una volta a casa di mia madre e l’altra di mia suocera.
Si inizia con la Vigilia da mia suocera, perché è quella che cucina meglio il pesce.
Conoscete bene le mie resistenze e il rapporto che c’e’ tra di noi, ma ogni anno a Natale mi riprometto di comportarmi bene e di essere più tollerante, per non rovinare le feste a me e al resto della famiglia, e devo ammettere che anche lei fa lo stesso, è come se ci fosse una tacita tregua; forse a Natale siamo davvero tutte più buone, anche mia suocera!
C’e’ solo un problema, a casa sua la cena più bella e importante dell’anno assomiglia a un banale pasto di un giorno qualunque.
L’unica tradizione che osserva è cucinare esclusivamente pesce, per il resto, nessuna decorazione, non perde tempo a fare l’albero, non tira fuori il servizio buono, ci fa bere nei bicchieri della Nutella e non mette neanche la tovaglia rossa!
Per me non si tratta solo di creare la giusta atmosfera natalizia, io sono abituata agli addobbi di mia madre che è l’esatto opposto; apparecchia con i bicchieri rossi da acqua e da vino, mette i segnaposto a forma di albero e i porta posate fatti a pupazzo di neve.
Ha una piccola collezione di tovaglie natalizie, una più buffa dell’altra, per usarle tutte ci ritroviamo a mangiare ad agosto con Babbo Natale e a maggio con le renne.
Due approcci decisamente diversi, tanto che mi sono sempre chiesta cosa pensi mia suocera quando ogni anno, pranzando dai miei, è costretta ad usare il tovagliolo con il facciotto di Babbo Natale!!!
La Pulce
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