Le compagnie aeree sono sempre più severe riguardo al peso del bagaglio a mano e da stiva, quando io e DOC abbiamo fatto la valigia, ci sentivamo abbastanza tranquilli, avevamo fatto tutti i controlli necessari, eravamo saliti sulla bilancia per pesarci a vuoto, poi con la valigia per pesarci a pieno carico, il limite era di 15 kg e il bagaglio ne pesava poco più di 13.
Ricordo che alla prima pesata eravamo intorno ai 14, che poteva andar bene, ma DOC aveva preferito togliere le creme solari e metterle nella valigia di mio marito.
Dopo una settimana di vacanza, quando è stato il momento di fare la valigia del rientro, in hotel non c’era la bilancia, dovevamo andare a occhio, usando come strumento di misurazione solo il buon senso.
Purtroppo entrambi ne siamo sprovvisti, abbondiamo invece di esagerazione, insicurezza, ossessioni e compulsioni.
All’inizio abbiamo usato la logica e la matematica, se abbiamo usato metà delle creme solari, un terzo del bagnoschiuma e dello shampoo, acquistato 4 calamite, una sciarpa, raccolto 7/8 etti di conchiglie, se all’andata indossavamo la maglietta a maniche lunghe, al ritorno quella a maniche corte, si è rotto l’elastico del costume,  il telo da bagno è ancora umido quindi pesa di più, abbiamo prestato un fazzoletto al marito, mangiato due caramelle, allora …
Stavo per mettermi a piangere quando a DOC è venuta un’idea: indossare per il viaggio, due magliette, la felpa la giacca e le scarpe chiuse, tanto in aereo fa sempre freddo, mettere il phon nel bagaglio a mano, buttare via i calzini bucati del coniuge, mangiare tutte le caramelle.
Dopo aver messo in pratica i preziosi consigli di DOC, ho iniziato a stare meglio, ma non ero ancora tranquilla, continuavo a pensare che arrivata al check in, l’hostess si sarebbe accorta che la mia valigia pesava più di 15 kg e avrebbe detto di accomodarmi in un angolo per alleggerirla, allora avrei dovuto cercare la chiave del lucchetto, aprirlo, aprire la valigia, per terra, davanti a tutti, cercare qualcosa di pesante da togliere, richiudere, mettere il peso in eccesso nel bagaglio a mano già stracolmo, ma soprattutto avrei rischiato di arrivare tardi al gate e di perdere l’aereo.
Quella notte io e DOC siamo rimasti svegli per elaborare un piano, l’idea era di scendere di corsa dal pullman, prendere al volo la valigia e correre verso il banco accentazione per metterci in fila prima di tutti, così nel caso il peso avesse superato il limite, avremmo avuto il tempo di aprire la valigia e togliere qualcosa senza rischiare di rimanere a terra.
L’appuntamento fuori dall’hotel era alle 8.00, noi alle 7.40 eravamo già lì, siamo saliti per primi sul pullman e abbiamo occupato i posti davanti, quelli più vicini all’uscita, arrivati in aeroporto siamo scesi al volo, abbiamo afferrato la valigia e ci siamo messi a correre verso il check-in, avevamo distanziato tutti; avremmo trovato una sorridente hostess ad accoglierci.
Invece no, girato l’angolo c’erano già almeno 60 persone in fila, DOC mi ha guardata con aria incredula, era impossibile, come avevano fatto ad arrivare prima di noi? Ma soprattutto chi erano quelle persone?
Il pullman di un altro tour operator, con lo stesso volo era arrivato dieci minuti prima.
Con rassegnazione ci siamo messi in fila, dopo venti minuti è arrivata un’hostess e ha iniziato le procedure. Non rimaneva che aspettare il nostro turno e tenere le dita incrociate.
La fila era abbastanza scorrevole, iniziavamo a rilassarci, quando l’hostess si è alzata per interagire con un pensionato, a causa della mia miopia non riuscivo a capire quale fosse l’oggetto della contesa, così ho mandato DOC a verificare cosa stesse succedendo.
Il signore aveva comprato l’ombrellone in vacanza e voleva portarlo a casa imbarcandolo come bagaglio a mano, l’hostess ci ha messo un quarto d’ora per convincerlo che non era possibile.
L’ansia era alle stelle, se la nostra valigia avesse ecceduto il peso consentito, saremmo rimasti a terra.
Quel pensiero ci ha provocato un attacco di colite, DOC è corso in bagno, io non potevo, dovevo rimanere in fila, ho strinto i denti e sono rimasta ad aspettare il nostro turno.
La fila ha ripreso a scorrere, toccava a noi, ho messo la valigia sul rullo e … la bilancia segnava 15, eravamo salvi, potevamo, dopo una sosta in bagno, correre verso l’imbarco.
Grazie DOC!!!

La Pulce ossessivo compulsiva