Una delle cose che preoccupa maggiormente me e Doc è la responsabilità che deriva dal dare un consiglio a un’altra persona.

Il problema è che noi siamo molto organizzati e precisi, disponiamo di ottimi strumenti tecnologici e siamo sempre aggiornati su mode e tendenze.

Ogni nostra raccomandazione è sinonimo di garanzia di successo e dico, senza esagerare, che abbiamo la fila di persone che ci domandano la qualunque.

È una bella sensazione, finche’ non arriva il peso della responsabilità e siamo sopraffatti dalle ossessioni, tanti pensieri intrusivi che invadono le nostre teste.

Vi faccio un esempio: dopo aver indicato un ristorante a un amico scatta subito un pensiero tipo: “ecco, adesso per colpa mia e del mio suggerimento, dovrà fare tanta strada, quando avrebbe potuto andare a cena in un locale più vicino, e se gli succedesse qualcosa?”.

Siamo capaci di rovinarci un intero week end solo perché una collega ci chiede di guardare sulla nostra super app meteo le previsioni del tempo di due località, per decidere dove andare.

Cosa successa venerdì scorso, nella prima c’era il sole, nella seconda la nuvoletta con le gocce di pioggia, così ci ha detto: “ok, allora vado al lago, il mio meteo diceva una cosa diversa, speriamo che abbiate ragione voi, non vorrei fare tanta strada e poi prendere l’acqua”.

La sua affermazione ci ha infastiditi, ma siamo andati oltre, fino a sabato mattina quando Doc si è svegliato nervoso e mentre stavamo facendo colazione ha sbottato: “controlla se al lago c’e’ il sole davvero” e io: “ma dai, cosa te ne frega” e lui: “scherzi? Ti rendi conto che stiamo interferendo con il destino della nostra collega? Siamo responsabili di eventuali cose orribili che potrebbero capitarle!”.

È stato difficile riuscire a calmarlo, ma alla fine ci sono riuscita.

Devo assolutamente fargli capire che non abbiamo il “potere” di influenzare la vita di ogni individuo a cui diamo un semplice consiglio e non siamo responsabili di tutto ciò che succede nell’universo!!!

La Pulce ossessivo compulsiva