Ieri sono rimasta bloccata nel parcheggio del centro commerciale. Non riuscivo a tornare a casa.

Non c’era un ingorgo,

non mi sono persa,

non avevo l’auto in panne.

Mentre uscivo dal parcheggio il dubbio si è insinuato nel mio cervello e ho iniziato a pensare: “sei sicura che non ci fosse nessuno per strada? Hai guardato bene?”.

Ho provato a resistere, a non tornare indietro, ma non ci sono riuscita e così è iniziata l’escalation.

Il parcheggio è molto grande, ho fatto tutto il giro e sono tornata al punto di partenza, sono ripartita, ma non ero sicura e ho continuato a girare da una parte all’altra, attraversando una corsia, poi una diversa, poi di nuovo la stessa.

Ho provato a convincermi che stavo andando pianissimo e che non c’era nessuno, ma sapete bene, amiche di DOC, che non esiste CERTEZZA quando si innesca il meccanismo di ossessione e compulsione.

Controllare mi faceva stare bene per un secondo, poi arrivava un altro dubbio e dovevo tornare di nuovo indietro.

Dopo 10 minuti e 3 giri ero ancora lì, con le lacrime agli occhi, distrutta e totalmente nel panico.

La rabbia, la paura, la frustrazione e l’angoscia mi hanno fatta crollare, volevo solo chiudere gli occhi e riaprirli a casa.

Stavo per telefonare a mia marito per chiedergli di venirmi a prendere, poi ho fatto una serie di respiri profondi, mi sono un po’ calmata e sono ripartita.

Sono tornata a casa, ma sono stata male anche dopo; ci sono volute ore per ritrovare un po’ di serenità per colpa dell’ansia accumulata.

Stamattina quando è stato il momento di prendere l’auto ero terrorizzata, avrei preferito andare al lavoro a piedi, anche se è distante, pur di non ritrovarmi nella stessa situazione.

Ho fatto violenza su me stessa, mi sono costretta a guidare e adesso sono contenta di averlo fatto, non è andata male e la paura è passata.

Non so come andrà in futuro, affronto il DOC un giorno alla volta e resisto!

La Pulce ossessivo compulsiva