Conoscete il detto: “non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire” e aggiungo io: “di chi si distrae facilmente”?

Quando devo parlare con mio marito di cose importanti, lo faccio sedere sullo sgabello della cucina, che è la sedia più scomoda che abbiamo in casa, perché ho capito che è l’unico modo per avere la sua totale attenzione.

Non sapete quante volte gli ricordo qualcosa che gli ho già detto e lui cade dalla nuvole come se fosse la prima volta che lo sente.

Il problema è che non mente, è davvero così, mi guarda e mi dice: “quando me l’hai detto?” e io: “ieri prima di dormire”, oppure “sabato a pranzo”.

I casi sono due: o soffre di deficit di attenzione, o io sono tanto noiosa e non vale la pena di ascoltarmi.

Mah …

Comunque, se gli parlo in sala mentre stiamo mangiando non “sente”, a letto neanche, in bagno non vuole perché ci tiene alla sua privacy, al telefono no perché non gli piace stare al cellulare e taglia sempre corto, sul divano sta troppo comodo, si rilassa e sembra che possa addormentarsi da un momento all’altro, cosa che qualche volta succede, quindi o gli mando una pec oppure lo costringo a stare scomodo.

Ormai ha capito il “gioco” e ogni volta che si siede sullo sgabello della cucina ha un’aria vagamente preoccupata e scocciata.

Come dargli torto, sono sempre portatrice di brutte notizie, lo informo della riunione di condominio, delle bollette da pagare e gli ricordo che tocca a lui fare le pulizie.

Più che la moglie sembro la segretaria!

Amiche, come fate a farvi ascoltare “davvero” dai vostri mariti e compagni?

La Pulce