Ciao, mi chiamo Leone Lucia Ferragni e ho appena scoperto di non essere più figlio unico.

Fino a pochi giorni fa non sapevo cosa volesse dire “unico”, da quando i miei genitori hanno portato a casa Vittoria, ho capito che significa che dovrò dividere tutto a metà: affetto, giochi, attenzioni.

Ero il principino di casa, tutto quello che facevo era festeggiato, i miei applaudivano a ogni mio gesto e mi filmavano con i loro cellulari, ero una star seguita da milioni di follower.

Adesso che c’e’ anche lei, mamma e papà insistono: vogliono che la chiami “sorellina” e che le dia un bacino tutte le volte che la vedo; gliene danno già mille al giorno loro, cosa se ne fa di tanti baci?

Vittoria è appena nata, non parla, non cammina e non mangia da sola, per questo ha bisogno di tante cure, ma prima o poi crescerà e sarà autonoma e allora i miei potranno tornare a dedicarsi completamente a me.

La mia vita è cambiata e per fortuna, per colpa della zona rossa, non è ancora arrivata la giungla di parenti; già li vedo, vorranno prenderla in braccio, la riempiranno di complimenti, le “mangeranno” le guanciotte, le faranno centinaia di foto e soprattutto tanti regali.

E io?

Mamma e papà dicono che adesso sono un “fratello maggiore”, che è un compito importantissimo, ma cosa significa?

Vorrei sapere se è un lavoro retribuito, perché ho visto su Amazon tanti giocattoli che mi piacciono.  

C’e’ una cosa che non capisco, perché la mamma ha disegnato una collezione di vestiti per Vittoria?

Volete dirmi che gli stilisti famosi che vestono me, non fanno abbigliamento da femmine e la mamma non sapendo cosa far indossare alla bimba ha dovuto produrre una linea col suo brand?

Altra questione: “The Ferragnez” è un marchio di famiglia, se la Sorellina (vedete che poi a forza di ripeterlo l’ho imparato) fa parte della famiglia, ha diritto a una fetta di business?

Va beh dai, dove si mangia in 3 si mangia anche in 4, ma poi basta eh!

Con affetto,

Leo

La Pulce