Parlo spesso delle rinunce a cui siamo sottoposte noi che soffriamo di Doc.

Adoro le uova, le mangio almeno una volta alla settimana, di solito non ho problemi a cucinarle, ma in questi giorni non sto bene, il Doc non mi dà tregua, centinaia di pensieri intrusivi invadono la mia testa, rendendo difficile fare qualsiasi cosa.

Ieri sera mio marito mi ha telefonato mentre stavo apparecchiando la tavola, dicendomi di cenare senza aspettarlo perché avrebbe fatto molto tardi.

Avevo voglia di uova strapazzate, le mie preferite, ho preso la padella, ma davanti al fornello mi sono bloccata e ho iniziato a pensare: “se adesso lo accendo per cuocerle poi avrò il problema di convincermi che sia davvero spento;  in questo momento non mi fido di me, non ci riuscirò mai, meglio lasciar perdere, altrimenti rischio di rimanere qua davanti a controllare e ricontrollare fino al ritorno di mio marito, bloccata in cucina, quando io voglio solo andare sul divano, guardare una cavolata in tv e rilassarmi”.

Niente uova strapazzate, non me la sono sentita.

L’ansia per un’eventuale incendio o una fuga di gas mi ha impedito di procedere, costringendomi all’ennesima rinuncia.

Mi era anche passata la fame, ma non volevo darla vinta al Doc, così ho fatto due uova sode, usando uno dei miei elettrodomestici preferiti, il cuoci uova elettrico.

Meglio di niente …

Le ho utilizzate per farcire un tramezzino col tonno, è stato facile, ho aperto la lattina e voilà, niente problemi per me stasera!

Vedendo il risultato ho pensato: “nessun piano cottura a gas è stato utilizzato nella realizzazione di questo piatto”, il sindacato a tutela e salvaguardia dei fornelli sarà contento!

Quando mio marito è rincasato si è preparato un piatto di spaghetti con pesto e gamberi, l’ho guardato con disapprovazione e gli ho detto: “hai acceso tre fornelli? Preparati perché domani ci sarà uno sciopero di protesta!!!”.

La Pulce ossessivo compulsiva