Non metto più lo smalto nelle mani, non lo faccio da anni, e dire che lo adoravo e mi piaceva tantissimo fare il gel.
Il problema è che se si scheggia, cosa inevitabile, e si stacca anche solo di un millimetro, nell’angolino remoto dell’unghia, creando una minuscola imperfezione, impercettibile all’occhio umano “normale”, ma non a me, vado nei matti.
Sto male, davvero, diventa un’ossessione di cui non riesco a liberarmi, finché non posso sistemarlo oppure non riesco a togliere lo smalto da tutte le unghie.
La visione di quel piccolo e insignificante difetto mi crea un’agitazione e un malessere che difficilmente si possono capire se non si provano.
Le persone dicono: “ma dai, cosa vuoi che sia, non si vede nemmeno, smettila”.
Ma io STO MALE e per quanto cerco di non pensarci e di non guardarmi continuamente l’unghia, non posso farne a meno e così facendo alimento l’ossessione e la compulsione che ne segue di porvi rimedio, per avere finalmente sollievo.
Per evitare tutto ciò ho deciso, mio malgrado, che era più facile rinunciare allo smalto piuttosto che “impallare” la mia testa già così provata.
Questione di sopravvivenza!
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo significa anche questo: togliere sempre di più, vivere una vita di sacrifici, cambiare le abitudini, rinunciare alle cose che ci piacciono, pur di avere un po’ di pace dalle trappole che crea la nostra mente.
La Pulce Ossessivo Compulsiva
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