Avete notato che nelle settimane che precedono il 14 febbraio si intensifica la pubblicità di biancheria intima?
La nota azienda di Verona, “Intimissimi” propone una collezione dedicata, a suon di: “rendi unico il tuo San Valentino”, ma cosa pensano, che indossi lingerie di pizzo una volta e che il resto dell’anno vada in giro col pigiama di nonna Papera?
“Tezenis”, altro marchio dello stesso gruppo scrive: “l’outfit perfetto per la tua serata speciale”, ma spiegatemi una cosa: perché dovrebbe essere una serata speciale?
Una sera ci lanciamo in virtuosismi alla 50 sfumature di grigio e le restanti 364 ci accontentiamo di tre minuti di passione?
Dopo queste premesse ai nostri “poveri” mariti non resta che sperare in una bella cenetta preparatoria a base di alimenti super afrodisiaci …
Quest’anno poi che i ristoranti sono chiusi e siamo già comodi a casa, aumenteranno le vendite di cioccolato, peperoncino e ostriche!!!
San Valentino non è la festa degli innamorati, ma della banalità e dei luoghi comuni.
Non lo festeggio da quando ero un’adolescente, le feste troppo commerciali non mi piacciono e comunque non sono più una ragazzina che si emoziona per una scatola di Baci Perugina.
Non sarò la persona più romantica del Pianeta, ma siamo realistiche:
i fiori appassiscono, i cioccolatini finiscono, le frasette sdolcinate hanno rotto le palle, i portachiavi a forma di cuore andavano bene negli anni ’80, i palloncini si sgonfiano, i peluche diventano degli acchiappa polvere sulla mensola.
Qualche volta ho usato la scusa di San Valentino per ricevere un regalo extra, anche se va contro ai miei principi, perché come sostengo con forza: “ogni giorno è un giorno perfetto per farmi un regalo, non c’e’ bisogno di aspettare uno di quelli segnati in rosso sul calendario”.
Buon San Valentino Amiche.
La Pulce
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