Il complicato rapporto suocera – nuora è scandito da varie fasi, se vi siete perse gli altri capitoli cercate nei post precedenti, altrimenti buona lettura.

Premessa doverosa: le suocere non sono tutte uguali, io racconto esperienze personali o riportate.

Amiche, come vi chiama vostra suocera?

Ovviamente non sto parlando di un nomignolo affettuoso, cosa impossibile, ma almeno si ricorda come vi chiamate?

Alcune suocere sembrano soffrire di una speciale amnesia temporanea, altre per dimenticanza, trascuratezza, o in maniera subdola, facendolo apposta, non si ricordano il nome delle nuore.

Quando devono rivolgersi a loro pronunciano una serie interminabili di appellativi prima di dire quello giusto, oppure spesso non lo dicono proprio.

Vi racconto della “meravigliosa” suocera della mia amica Antonella che dopo dieci anni sembra non sapere ancora come si chiama la moglie di suo figlio.

Strano perché si ricorda i nomi di tutti gli amici, le amiche e le ex morose, ma chissà come mai, ogni volta che deve rivolgersi a lei sbaglia.

Come prima cosa dice il nome della moglie dell’altro figlio, che non a caso è la sua preferita, poi della vicina di casa, quindi della domestica, quello della gatta e alla fine, per associazione, visto che il suo “bambino” si chiama Paolo, urla: “Paola”, facile no?

Ho detto alla mia amica di suggerire alla madre di suo marito una dieta equilibrata, con un maggiore apporto di Omega 3, pesce azzurro, salmone e frutta secca in abbondanza, che fanno tanto bene alla memoria e le ho anche dato una fantastica idea per il prossimo regalo di compleanno: il gioco “Indovina Chi” così si esercita ad associare nomi e volti e magari si ricorda di “Paola”, pardon, Antonella, la moglie di suo figlio.

La Pulce