Il complicato rapporto suocera – nuora è scandito da varie fasi che vi illustro, se vi siete perse gli altri capitoli cercate nei post precedenti, altrimenti buona lettura.
Premessa doverosa: le suocere non sono tutte uguali, io racconto esperienze personali o riportate.
L’ipocondriaca: mia suocera gioca spesso a fare l’ipocondriaca, uso il verbo “giocare” perché non ho ancora capito se sta male davvero o se è solo un modo per attirare l’attenzione del coniuge e del figlio.
Quando mio marito le telefona, praticamente ogni sera, alla domanda di rito: “come stai”, la risposta è sempre la stessa: “insomma, potrei stare meglio”, seguita da una lista di malanni, alcuni fissi altri variabili in base alla stagione, all’umore e alla fantasia del momento.
Una volta ha mal di testa, un’altra un attacco di labirintite o di cervicale, le fa male la schiena, ha un occhio arrossato, le è calata la vista, le sanguina il naso, ha un ginocchio gonfio, la pressione, che non misura mai, troppo alta o troppo bassa, l’unghia del mignolo del piede destro che cresce storta …
Ogni giorno un “male” diverso e quando li finisce ricomincia da capo, c’e’ solo un cosa di cui non l’ho mai sentita lamentarsi: l’ANSIA, ma come potrebbe, quella piuttosto viene a me!
Suo figlio si lascia intenerire e chiude la telefonata dicendo: “mamma stai tranquilla, domani passo a trovarti e resto a pranzo”.
Il giorno dopo va da lei e anziché trovarla a letto che riposa, ha cucinato tutta la mattina per fare la pasta al forno e l’arrosto; quando gli chiedo come l’ha trovata mi risponde: “bene, come al solito”.
Mia suocera fa sembrare “il malato immaginario” di Molière, un principiante!
Continua …
La Pulce
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