A marzo avete messo in pausa la vostra vita.
Pensavate si trattasse di una situazione temporanea, disegnavate arcobaleni con la scritta “andrà tutto bene”, cantavate sui balconi, impastavate la pizza, facevate smart working.
Eravate in attesa di notizie, di risposte, di tornare a scuola, al lavoro e alla normalità.
Ad aprile eravate già stanchi e insofferenti.
Quando è iniziata la fase due siete scappati fuori di casa come se ci fosse stato un terremoto.
Avete passato 300 giorni a dire: “e’ un anno di mxxxa”
È stato orribile, se vi riferite alla Pandemia, ai tantissimi morti, al distanziamento sociale, alle difficoltà economiche … Ma state davvero pensando a questo ogni volta che vi lamentate?
Oppure vi riferite alle VOSTRE rinunce, privazioni e mancanza di libertà?
La settimana bianca saltata, trovarsi con parenti e amici, le vasche in centro, lo shopping, gli apertivi e le cene fuori.
Beati voi che vivete di queste preoccupazioni, che potete permettervi questo tenore di vita, che non avete perso un briciolo di arroganza, anzi, ne avete aggiunta un po’ che male non fa.
Siete sempre di corsa, districandovi tra lavoro, casa, famiglia, amici, bollette e scadenze, schiavi della routine e degli orari; masticate tutto velocemente, senza assaporare davvero nessun momento, bello o brutto, sempre proiettati all’impegno successivo e al giorno dopo.
Il 2020 vi ha costretto a vivere il presente.
Vi ha dato, se l’avete saputa cogliere, una grande opportunità: vedere le priorità, l’eccesso, il superfluo, il negativo e tutto quello che non vi piace o non vi soddisfa della vostra vita.
Vi ha offerto l’occasione di mettere un punto al passato e andare verso un futuro diverso.
Senza finta retorica o falso buonismo, c’era davvero la possibilita’ di trasformare questa situazione assurda e tragica in un momento di introspezione, crescita e miglioramento?
Forse, se non siete tra quelli a cui la frase “ne usciremo cambiati” suonava come una minaccia…
A voi non interessa il cambiamento e francamente va bene così, ne resta di più per NOI!
La Pulce
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