Ieri ho guardato l’ultimo episodio di “Emily in Paris”, serie tv giovane, glamour, social e leggera al punto giusto.

Dopo aver visto dieci episodi, ho nostalgia della capitale francese, ho voglia di sedermi in un bistrot, mangiare un croissant e fare una passeggiata lungo la Senna, ma penso sia normale, la Ville Lumiere è la vera protagonista della serie, è impossibile resistere al suo fascino, Parigi è sempre Parigi!

Stamattina sono andata a fare la spesa, stavo oltrepassando la corsia vini, come faccio di solito, per raggiungere quella dei succhi di frutta, quando non so perché, ho fatto due passi indietro e ci ho fatto un giretto.

Non sapevo cosa stavo cercando finche’ sono arrivata davanti al reparto champagne.

Uno degli ultimi capitoli di “Emily in Paris”, si svolge in uno chateau dove si produce champagne, vedere la protagonista berlo con tanta soddisfazione deve avermi influenzata.

Vi confesso che non pensavo allo spumante francese da mesi e non ricordo l’ultima volta in cui l’ho bevuto, eppure oggi ne ho sentito un’irrefrenabile voglia.

La televisione e i social sono pieni di messaggi subliminali, alcuni voluti altri no, in questo caso non credo ci fosse l’intenzione, da parte degli autori della serie, di aumentare la vendita del prestigioso vino.

Sta di fatto che sono tornata a casa con una bottiglia di champagne, ovviamente una molto economica, quella che possono permettersi le mie finanze.

Adesso potrei dirvi che una bottiglia simile deve essere conservata per un’occasione speciale, ma la verità è che in questo particolare periodo storico, preferisco godermi una gioia immediata, piuttosto che aspettare l’ignoto; il famoso motto: “l’attesa del piacere è essa stessa piacere” lo conservo per un altro momento.

In fondo qualunque cosa può valere un brindisi…

Noi stasera alzeremo i calici per festeggiare un “grande” evento: mio marito dopo 6 mesi si è tagliato la barba!

Au Revoir mes Amis

La Pulce