Dopo una giornata stressante in ufficio, ho voglia di accendere la televisione e guardare una commedia, un reality o una serie tv, qualcosa di leggero, che non richieda troppa attenzione e soprattutto nulla di nozionistico.
Mio marito guarda solo Focus e Rai Storia, adora i documentari.

Non fraintendetemi, non c’è nulla di male, sono belli e istruttivi, ma tutti i giorni, due o tre ore di fila, anche no!
Il suo programma preferito era “come è fatto”, ha visto tutte le puntate almeno un paio di volte.
Secondo me non è necessario sapere come è fatta ogni cosa, gli oggetti devono mantenere quel velo di mistero, che concorre a renderli più interessanti, siete d’accordo?
“Sapientino”, come ho amorevolmente soprannominato mio marito, è un ottimo giocatore di Trivial Pursuit, sa tutte le risposte, tanto che ho pensato di iscriverlo a “chi vuol essere milionario”, ma poi ho rinunciato perché so che davanti alla domanda “che lavoro fa la Ferragni” risponderebbe “la casalinga”, sprovvisto dell’aiuto da casa, già usato per la domanda “qual è il soprannome del marito di Carrie in Sex and the City”.
Quando usciamo con gli amici, io mi lamento del lavoro, racconto gli ultimi gossip, i film che ho visto, le scarpe acquistate in saldo e parlo del nuovo ristorante giapponese che ha aperto in centro.
Lui fa il tuttologo, sa come è fatta qualsiasi cosa, conosce tutte le battaglia della Seconda guerra mondiale, i misteri dello Spazio, i lanci dello Shuttle e le invenzioni di Leonardo, sa come si costruisce un ponte, quanti cuccioli partorisce una leonessa e quanti gradini hanno le piramidi.
Per fortuna il livello delle conversazioni all’aperitivo è generalmente medio – basso e mentre io chiacchiero allegramente con tutti, Sapientino si annoia in un angolo e scorre le notizie sul cellulare.

Quanto vorrei che mio marito fosse un tifoso appassionato di calcio, almeno potrei rifarmi gli occhi guardando Cristiano Ronaldo, invece stasera cosa mi tocca: Megacostruzioni!

La Pulce