Una cosa davvero incomprensibile per Gnaaus, sono le pieghe di rinforzo della pizza, o come dicono gli intenditori, l’arte del folding.

Nonostante abbia guardato decine di tutorial e letto altrettante istruzioni, per quanto si impegni, non riesce a ottenere una lievitazione omogenea.

Il vero problema è che per fare le pieghe serve una cosa di cui Gnaaus è sprovvista, un’incredibile manualità, così come per fare gli origami e questo mi fa pensare che il Professore della “Casa di Carta” sia un eccellente pizzaiolo.

Ma Gnaaus no, non è nemmeno mai riuscita a fare una barchetta o un cappello da imbianchino.

Credo che la mancanza di pieghe decenti, influenzi la successiva stesura in padella.

Sarà per questo che Gnaaus sforna sempre e solo pizze “mare e monti”, così chiamate non per la farcitura con gamberi e porcini, ma per l’alternanza di zone di profonda depressione, a zone di estrema altitudine, immaginate il Mar Morto, a 5 cm dall’Himalaya.

In realtà Gnaaus lo fa apposta per accontentare sia gli amanti della pizza sottile e tirata, sia quelli che preferiscono la pizza alta doppio impasto, sporcando solo una teglia.

Provateci voi se siete capaci, Gnaaus vi sfida.

Qualche volta, durante la stesura, si formano addirittura dei buchi, che Gnaaus chiama “vuoti di pizza”, spazi creati ad arte per apprezzare di più, quello che c’è intorno.

Per Voi “cuochi tipici” che le sapete fare, buone pieghe, per gli altri “cuochi diversi”, non demoralizzatevi, la pizza è buona anche senza!

Gnaaus