Io che lascio vuoto il primo ripiano del frigorifero perché è quello con la luce e qualunque cosa a contatto con la luce, o anche solo vicino alla luce, potrebbe far prendere fuoco al frigo.
Io che mangiavo le scatolette di tonno in ufficio, ma ho dovuto smettere, perché la latta è tagliente e la signora delle pulizie vuotando il cestino si può far male. All’inizio, prima di buttarla nel cestino, la avvolgevo con un doppio strato di scotch da pacchi, poi per fare prima e non sprecare scotch, la mettevo dentro una borsina di plastica e la portavo a casa. Poi ho smesso di mangiare il tonno e adesso mangio un pacchetto di cracker.
Io che tutte le sere, uscendo dall’ufficio, devo staccare la calcolatrice dalla presa elettrica, perché spegnerla non è abbastanza.
Io che in ufficio devo scegliere in quale cestino buttare la carta perché quelli troppo vicini alle stampanti e alle fotocopiatrici sono pericolosi, infatti possono prendere fuoco più facilmente, quindi dopo aver fatto un fax giro per l’ufficio con la carta in mano finché non trovo un cestino che mi ispira fiducia.
Io che non posso andare in cucina la mattina, per prendere la merenda che si trova in frigo, perché se entro in cucina, prima di uscire devo controllare di aver chiuso il frigo, il gas, il forno e il microonde e finisco per arrivare tardi al lavoro, così anziché portarmi in ufficio lo yogurt ci porto le schiacciatine.
Io che non posso lasciare un pezzo di carta da forno dentro al forno perché quando esco di casa il forno potrebbe accendersi da solo e far bruciare la carta dando fuoco a casa.
Io che ho dovuto nascondere la piastra per capelli nell’ultimo ripiano in alto dell’armadio, quello dove non si arriva senza la scala, perché non potevo uscire di casa senza avere la certezza di non averla lasciata accesa da qualche parte. Niente piastra, mi tengo le onde e se non mi piacciono mi faccio la coda.
Io che quando faccio la spesa non posso fare a meno di sistemare sugli scaffali, tutto quello che mi sembra in bilico, appoggiato male e pronto a cadere in testa a un povero mal capitato che passa di li.
Sistemo barattoli e confezioni meglio degli addetti ai lavori, al punto che ogni tanto qualche signora che passa nella mia corsia mi chiede indicazioni tipo “scusi signorina dove posso trovare il detersivo per i piatti?”
Io che quando parcheggio faccio mille manovre e non scendo finché l’auto non è perfettamente dritta, esattamente al centro ed equidistante dalle righe bianche a sinistra e a destra.
Io che ho organizzato e diviso l’armadio per settori.
Ho impilato le t-shirt in base al colore: dal più scuro al più chiaro, in base alla manica: lunga, corta, senza maniche, alla consistenza: misto cotone, fresco cotone, caldo cotone e chi più ne ha più ne metta.
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