Dopo tanti giorni chiusi in casa, senza alcuna prospettiva di uscire, stiamo dando tutti i numeri.
Questi sono i miei: 1kg di farina, 650 ml di acqua, 5 g di lievito, 18 g di sale.
Li ho sognati stanotte e andrebbero giocati sulla ruota di Napoli, ma visto che anche le lotterie sono sospese, vi consiglio di impastarli e cuocerli nel forno, a 220° per 15 minuti.
Vi ricordate quando a fine febbraio, presi dal panico, temendo una carestia, abbiamo assaltato i supermercati, vuotando gli scaffali e razziando come barbari, scatolame, carta igienica, carne e merci a lunga conservazione?
Oltre ai prodotti alimentari, una delle prime cose a terminare è stata l’Amuchina.
Quando finalmente, nei negozi e nelle farmacie, sono arrivati disinfettanti di ogni tipo, ci siamo lanciati alla ricerca delle mascherine, esaurite in un secondo.
Nelle ultime settimane la nostra vita è radicalmente cambiata, facciamo la spesa online, oppure ci mettiamo in fila davanti al supermercato, ma senza ansie, perché sappiamo che, una volta dentro, troveremo tutto quello che ci serve.
Dal lunedì al venerdì, facciamo smart working e ci occupiamo dei bambini, ma quando finalmente arriva il sabato, ci dedichiamo alla nostra più grande passione: la pizza.
Eravamo abituati ad andare in pizzeria, adesso pur di non rinunciarci, abbiamo deciso di provare a farla noi.
Probabilmente, nei giorni scorsi, la parola più googlata, non è stata “Coronavirus”, ma “pizza”.
Abbiamo letto decine di ricette e guardato tantissimi video, per trovare la migliore “pizza fatta in casa”.
Come mai prima d’ora, gli annunci sponsorizzati, che compaiono in base alle nostre ricerche, ci propongono pagine di siti specializzati o improvvisati, di food blogger e chef che promettono di insegnarci a fare la pizza più buona del mondo.
Ci abbiamo provato e ci siamo riusciti, italiani, popolo di pizzaioli.
Se il sabato è della pizza, la domenica è invece la giornata dedicata al pane fatto in casa.
Lo scorso week end, tutti, abbiamo riempito le bacheche di Facebook con le foto delle nostre creazioni, tanto che scorrendo i post degli amici, assistevamo a una lunghissima carrellata di pizze, focacce, pagnotte e panini.
Le cause di forza maggiore ci hanno trasformati tutti in provetti pizzaioli e la cosa ci è piaciuta così tanto che, presi dall’euforia e dall’entusiasmo, siamo corsi a comprare farina e lievito, con la stessa psicotica voracità con cui davamo la caccia all’Amuchina e alle mascherine.
Risultato: le scorte disponibili non sono bastate a fronteggiare la richiesta che è aumentata del 100%.
La farina è andata a ruba, lasciando di nuovo vuoti gli scaffali, ma i supermercati, per cercare di accontentare tutti, sono riusciti a trovare almeno quella doppio 0, anche se di marche sconosciute all’ufficio.
Il vero “Tesooooro”, quello che ci ha trasformato tutti in Gollum, non è un anello, ma un cubetto, quello del lievito di birra, ad oggi introvabile, anche nella versione essiccata in bustine.
Per aiutare gli italiani a fronteggiare questa nuova “emergenza lievito”, sono comparse ovunque ricette che promettono un’ottima pizza, preparata senza il prezioso ingrediente.

Ecco alcuni esempi:

  • “ricetta con pochissimo lievito di birra”, si può fare, lieviterà meno, ma piuttosto che niente
  • “ricetta per fare il lievito di birra a casa”, pare bastino pochi ingredienti: birra, farina e zucchero. Sognavate di mangiare la pizza bevendo una birra ghiacciata? Dovrete accontentarvi di una Coca Cola. Siamo in quarantena, non si può avere tutto, scegliete, o la pizza o la birra
  • “ricetta per la pizza senza lievito”, non ho resistito e sono andata a leggere, il trucco è aggiungere all’impasto due cucchiaini di bicarbonato, bene, appena si spargerà la voce, correranno tutti a comprare la magica polverina bianca.

Vi saluto con una piccola previsione: il prossimo oggetto dei desideri, sarà “la pietra refrattaria per il forno di casa” su cui cuocere la pizza, perché, adesso che abbiamo imparato tutti a fare un impasto perfetto, addirittura col lievito fatto in casa, possiamo solo migliorarci nella cottura.

Buona pizza a tutti!

P.S. Come è strana la lingua italiana, fino a un mese fa stavamo tutti “pianificando”: uscite, vacanze, matrimoni, ora invece stiamo tutti “panificando”: pane, focaccia e soprattutto pizza.
Togli una piccola vocale come la “i” e ti cambia la vita…